sabato 15 maggio 2010

Peculiarità dell'Anime

Il Linguaggio
Circa la genesi e la peculiarità del linguaggio e dello stile degli anime,ammesso che oggi sia ancora possibile parlarne in termini generali data la loro varietà,può dirsi senz'altro che si sia fatta di necessità virtù.La principale caratteristica di questo medium, ossia quella che taluni chiamano animazione limitata,trova infatti la propria ragion d'essere nell'iniziale necessità delle produzioni di sopperire alla cronica scarsità di risorse economiche. Dai quindici disegni al secondo, tipici della media delle produzioni cinematografiche della Disney,i creatori delle prime serie televisive animate giapponesi si videro costretti a scendere fino a cinque, risparmiando soprattutto nelle pose intermedie, con la conseguenza di un'animazione sicuramente meno fluida. È proprio per ovviare a questo inconveniente, quindi, che si stabilì da subito uno stile narrativo assolutamente originale, fondato da un lato sul massimo sfruttamento delle tecniche di ripresa (in aperta violazione della regola d'oro di Norman McLaren secondo cui in animazione non si deve mai muovere il disegno, ma disegnare il movimento), e dall'altro sulla forza del soggetto.

I segni
Sempre in tema di linguaggio, non va trascurata la particolare simbologia grafica degli anime, in gran parte mutuata da quella dei manga. Frequente è infatti il ricorso alle linee cinetiche per esaltare i movimenti, l'uso espressivo dei fondali per sottolineare lo stato d'animo dei personaggi, la resa iperbolica dei gesti per aumentare il pathos; ma anche tutta una serie di espedienti grafici tipici dei fumetti, spesso utilizzati in chiave comica, quali la goccia di sudore per significare imbarazzo o tensione,le stelline negli occhi per indicare la gioia, la bolla dal naso per il sonno profondo oppure l'improvvisa rappresentazione in stile super-deformed del personaggio.
(immagine:espressione di felicità del personaggio Rossana)

Curiosità:Lo sapevate che....
Il segno più caratteristico negli anime dato dal modo di rappresentare gli occhi, spesso molto grandi o comunque preponderanti rispetto al resto del viso,ha origine con il famoso autore Osamu Tezuka (1928-1989), soprannominato il dio dei manga. Egli stesso, grande ammiratore di Walt Disney, ammette di essersi ispirato nel manga Kimba, il Leone Bianco, allo stile del Bambi disneyano! (immagini di Kimba e Bambi)


Fonte: Wikipedia.org - http://it.wikipedia.org/wiki/Anime



Nessun commento:

Posta un commento